Ultrasuoni
UNA TECNOLOGIA ALL’AVANGUARDIA CHE AUMENTA L’EFFICIENZA ESTRATTIVA, VALORIZZA LE PROPRIETÀ NUTRIZIONALI
E RIDUCE L’IMPATTO AMBIENTALE.
Gli ultrasuoni, onde sonore ad alta frequenza non udibili dall’uomo, svolgono un ruolo chiave nell’estrazione dell’olio. Anche gli impianti più moderni non riescono a recuperare tutto l’olio presente nelle olive: infatti, fino a 3 litri per quintale restano intrappolati nella
sansa. La tecnologia a ultrasuoni consente un incremento della resa, recuperando parte di questa perdita.
Dopo la frangitura, le olive passano in un tubo d’acciaio dove le vibrazioni ultrasoniche, mediante il fenomeno fisico della cavitazione,
rompono i vacuoli che racchiudono olio e polifenoli. Il risultato è un olio più ricco, sia per resa che per proprietà organolettiche e nutrizionali, grazie anche al recupero di preziose sostanze antiossidanti (carotenoidi, tocoferoli, polifenoli totali).
Il processo è totalmente meccanico, conforme alla normativa italiana. Inoltre, riduce i tempi di gramolazione e consente un migliore
utilizzo energetico. La sansa residua viene impiegata per produrre nocciolino e biogas.
L’Oleificio Baldi è il primo nella zona ad adottare questa tecnologia all’avanguardia, combinando innovazione, qualità del prodotto e
rispetto per l’ambiente.









